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  • Immagine del redattoreMatteo Madafferi

La Zisa!

Palermo, Sicilia





Palazzo della Zisa (from the Arabic al-ʿAzīza, or "the splendid") stood outside the walls of the city of Palermo, within the Norman royal park, the Genoardo (from the Arabic Jannat al-arḍ or "garden" or "paradise of the earth"), which extended with splendid pavilions, luxuriant gardens and basins of water from Altofonte to the walls of the royal palace.



The first reports, indicating 1165 as the starting date of the construction of the Zisa, under the reign of William I (called "Il Malo"), were handed down to us by Ugo Falcando in the Liber de Regno Siciliae. We know from this source that in 1166, the year of William I's death, most of the building was built "mira celeritate, non sine magnis sumptibus" (lit. "with extraordinary speed, not without huge expenses) and that the work it was completed by his successor William II (called "Il Buono") (1172-1184), immediately after his coming of age.

The Palazzo della Zisa, conceived as a summer residence of the kings, represents one of the best examples of the union of Norman art and architecture with typical environments of the Norman house (including the double cuspid tower) and Arab decorations and engineering for the exchange of air in the rooms . It is, in fact, a building facing north-east, that is towards the sea to better enjoy the more temperate breezes, especially at night, which were captured inside the building through the three large arches of the facade and the large belvedere window of the high floor . These winds were also dampened by the passage over the large fish pond in front of the building and the presence of running water inside the Sala della Fontana gave a great feeling of coolness. The location of the basin in front of the access portico, in fact, is far from casual: it was a source of humidity at the service of the building and its dimensions were perfectly balanced with respect to those of the Zisa. Even the internal location of the rooms had been conditioned by a fairly complex system of air circulation which, through ventilation ducts, external windows and other matching places, established a continuous flow of air.



The stereometry and symmetry of the building are absolute. It is horizontally distributed in three orders, the first of which on the ground floor is completely closed on the outside, except for the three large access arches. The second order is marked by a string course frame that also outlines the window spaces, while the third, the higher one, has a continuous series of blind arches. A frame with the dedicatory inscription closed the building at the top with a continuous line. It is an inscription in Kufic characters, very incomplete and without the name of the king and the date, which is still visible in the attic wall of the building. This inscription was, in fact, cut at regular intervals to make battlements from the moment the palace was transformed into a fortress.



The ground floor of the building consists of a long internal vestibule that runs the entire length of the main facade on which the large Sala della Fontana opens, in which the sovereign received the court, and on the sides a series of service rooms with the two access stairs to the upper floors. In the niche on the axis of the main entrance is the fountain surmounted by a mosaic panel on a gold background, under which water flows which, sliding on a marble slab decorated with chevrons placed in an oblique position, is channeled into a channel which cuts the floor of the room in the center and reaches the fishpond in front.


The first floor is smaller in size, since a large part of its surface is occupied by the Sala della Fontana and the entrance vestibule, which with their height reach the level of the upper floor. This floor was one of the residential areas of the building and was most likely intended for women.



The second floor originally consisted of a large central atrium of the same size as the underlying Sala della Fontana, a contiguous belvedere room overlooking the main façade and two residential units symmetrically placed on the sides of the atrium. This plan certainly had to fulfill the function of a private summer residence, since the open central atrium opened this place to air and light.



A thermal building was also part of the Norman monumental complex, the remains of which were discovered to the west of the main residence during the restoration of the palace, and a Palatine chapel located a little further west, along the road now called the Normans.



How to arrive?



La Zisa il located in Palermo center town. To get there, please use the link below!

https://goo.gl/maps/sGkntWUCqv7hu4166






ITALIAN VERSION





Il palazzo della Zisa (dall'arabo al-ʿAzīza, ovvero "la splendida") sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno, il Genoardo (dall'arabo Jannat al-arḍ ovvero "giardino" o "paradiso della terra"), che si estendeva con splendidi padiglioni, rigogliosi giardini e bacini d'acqua da Altofonte fino alle mura del palazzo reale.

Le prime notizie, indicanti il 1165 come data d'inizio della costruzione della Zisa, sotto il regno di Guglielmo I (detto "Il Malo"), ci sono state tramandate da Ugo Falcando nel Liber de Regno Siciliae. Sappiamo da questa fonte che nel 1166, anno della morte di Guglielmo I, la maggior parte del palazzo era stata costruita “mira celeritate, non sine magnis sumptibus” (lett. "con straordinaria velocità, non senza ingenti spese) e che l'opera fu portata a termine dal suo successore Guglielmo II (detto "Il Buono") (1172-1184), subito dopo la sua maggiore età.

Il palazzo della zisa, concepito come dimora estiva dei re, rappresenta uno dei migliori esempi del connubio di arte e architettura normanna con ambienti tipici della casa normanna(compresa la doppia torre cuspidata) e decorazioni e ingegnerie arabe per il ricambio d'aria negli ambienti. Si tratta, infatti, di un edificio rivolto a nord-est, cioè verso il mare per meglio godere delle brezze più temperate, specialmente notturne, che venivano captate dentro il palazzo attraverso i tre grandi fornici della facciata e la grande finestra belvedere del piano alto. Questi venti, inoltre, venivano inumiditi dal passaggio sopra la grande peschiera antistante il palazzo e la presenza di acqua corrente all'interno della Sala della Fontana dava una grande sensazione di frescura. L'ubicazione del bacino davanti al fornice d'accesso, infatti, è tutt'altro che casuale: esso costituiva una fonte d'umidità al servizio del palazzo e le sue dimensioni erano perfettamente calibrate rispetto a quelle della Zisa. Anche la dislocazione interna degli ambienti era stata condizionata da un sistema abbastanza complesso di circolazione dell'aria che attraverso canne di ventilazione, finestre esterne ed altri posti in riscontro stabilivano un flusso continuo di aria.


La stereometria e la simmetria del palazzo sono assolute. Esso è orizzontalmente distribuito in tre ordini, il primo dei quali al piano terra è completamente chiuso all'esterno, fatta eccezione per i tre grandi fornici d'accesso. Il secondo ordine è segnato da una cornice marcapiano che delinea anche i vani delle finestre, mentre il terzo, quello più alto, presenta una serie continua di arcate cieche. Una cornice con l'iscrizione dedicatoria chiudeva in alto la costruzione con una linea continua. Si tratta di un'iscrizione in caratteri cufici, molto lacunosa e priva del nome del re e della data, che è tuttora visibile nel muretto d'attico del palazzo. Questa iscrizione venne, infatti, tagliata ad intervalli regolari per ricavarne merli nel momento in cui il palazzo fu trasformato in fortezza.


Il piano terra del palazzo è costituito da un lungo vestibolo interno che corre per tutta la lunghezza della facciata principale sul quale si aprono al centro la grande Sala della Fontana, nella quale il sovrano riceveva la corte, e ai lati una serie di ambienti di servizio con le due scale d'accesso ai piani superiori. Nella nicchia sull'asse dell'ingresso principale si trova la fontana sormontata da un pannello a mosaico su fondo oro, sotto il quale scaturisce l'acqua che, scivolando su una lastra marmorea decorata a chevrons posta in posizione obliqua, viene canalizzata in una canaletta che taglia al centro il pavimento della stanza e che arriva alla peschiera antistante.


Il primo piano si presenta di dimensioni più piccole, poiché buona parte della sua superficie è occupata dalla Sala della Fontana e dal vestibolo d'ingresso, che con la loro altezza raggiungono il livello del piano superiore. Questo piano costituiva una delle zone residenziali del palazzo ed era destinato molto probabilmente alle donne.


Il secondo piano constava originariamente di un grande atrio centrale delle stesse dimensioni della sottostante Sala della Fontana, di una contigua sala belvedere che si affaccia sul prospetto principale e di due unità residenziali poste simmetricamente ai lati dell'atrio. Questo piano dovette certamente assolvere alla funzione di luogo di soggiorno estivo privato, dal momento che l'atrio centrale scoperto apriva questo luogo all'aria ed alla luce.


Facevano parte del complesso monumentale normanno anche un edificio termale, i cui resti furono scoperti ad ovest della residenza principale durante i lavori di restauro del palazzo, ed una cappella palatina posta poco più ad ovest, lungo la via oggi nominata dei Normanni.





La Zisa si trova nel centro di Palermo. Per arrivare cliccate il link sottostante!

https://goo.gl/maps/sGkntWUCqv7hu4166




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